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La Banca Dati e la sua reingegnerizzazione

Scopri il Sistema Informativo della DNA e delle Procure distrettuali e approfondisci il nuovo progetto della Banca dati

INDICE DELLA PAGINA

La Banca Dati della DNA

La Banca Dati della DNA

La Banca dati custodisce dal 1992 un patrimonio informativo, quotidianamente implementato con atti e documenti. È lo strumento per la catalogazione e l’analisi delle informazioni relative a soggetti e associazioni criminali in condivisione con le Procure distrettuali. Al 1° semestre 2024, nella Banca dati erano presenti circa 1.500.000 atti giudiziari ed altrettanti nominativi di soggetti. 

La DNA e le Procure distrettuali partecipano alla costruzione della Banca dati mediante il regolare e tempestivo inserimento di atti giudiziari (tra cui informative di polizia giudiziaria, provvedimenti del Pubblico Ministero, sentenze dei vari gradi di giudizio, dichiarazioni, comprese quelle dei collaboratori di giustizia) e non giudiziari, documenti e atti in materia di prevenzione.  

Oltre all’esercizio delle funzioni di impulso e coordinamento, il patrimonio informativo è funzionale anche al conseguimento di una visione unitaria e complessiva dei vari fenomeni criminali e delle loro evoluzioni, e consente di cogliere connessioni e collegamenti tra i singoli e i diversi episodi delittuosi, individuando i legami tra le diverse organizzazioni criminali.  

Tale patrimonio conoscitivo ha consentito inoltre alla DNA di diventare un punto di riferimento per le autorità giudiziarie di altri paesi e di assumere un ruolo autorevole nei rapporti di cooperazione giudiziaria internazionale. 

La reingegnerizzazione della Banca Dati

La reingegnerizzazione della Banca Dati

Il nuovo progetto di Banca dati – elaborato grazie ad un gruppo di lavoro, coordinato dalla DNA, che ha coinvolto tecnici della Banca d’Italia, del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), dell’Università Federico II, oltre ai competenti uffici del Ministero della Giustizia – è stato ammesso al finanziamento mediante fondi europei nella disponibilità del Ministero dell’Interno, in ragione del suo rilievo strategico nel contesto della sicurezza nazionale.

 

Le nuove linee progettuali mirano a:
 

  • accrescere ulteriormente i livelli di sicurezza informatica
     
  • assicurare l’efficienza e la tempestività nell’analisi e nel trattamento degli atti e dei documenti rilevanti per l’attività investigativa, anche mediante sistemi di intelligenza artificiale; 
     
  • elevare il grado di integrazione fra tutte le informazioni disponibili, anche producendone di nuove, mediante tecniche di inferenza automatica; 
     
  • rendere più semplice ed efficace l’impiego della Banca dati, potenziandone le funzionalità per lo scambio documentale e per la collaborazione online su documenti d’interesse; 
     
  • utilizzare in modo integrato e sicuro le fonti OSInt (Open Source Intelligence).  

Link e approfondimenti utili