Cambia lingua del sito

Chiudi

Procedendo, modificherai la lingua in cui visualizzerai i contenuti del sito.

Sarcofago strigilato con leoni e clipeo centrale raffigurante un fanciullo

Scopri da vicino una delle opere conservate nel palazzo “Le Carceri Nuove” a Roma

INDICE DELLA PAGINA

Origini e storia dell’opera

Origini e storia dell’opera

Sul lato lungo, vi è una decorazione strigilata, così detta per la forma curva che ricorda lo strigile, uno strumento in metallo utilizzato in antichità, alle terme o in palestra, per detergere dal corpo la mistura di olio e polvere e pulirsi. Al centro del lato lungo, entro un clipeo, è raffigurato un fanciullo. Al di sotto del clipeo, sono due cornucopie decorate da nastri e ricolme di frutti, simbolo di abbondanza.

Sui lati corti, sono rappresentati specularmente due leoni che immobilizzano la preda azzannandola al collo, secondo un motivo molto diffuso nel III sec. d.C. Questo tema figurativo rimanda alle scene delle venationes, cioè ai combattimenti tra bestie, o tra bestie e uomini, per lo più schiavi, che si svolgevano nelle arene. Si ritiene dunque che questo tema figurativo sia comune sui sarcofagi dei magistrati che organizzavano tali giochi o dei mediatori che si occupavano della cattura, dell’addomesticamento e della vendita degli animali. D’altro canto, i leoni sono stati interpretati anche come motivi apotropaici, come simboli di morte o di vittoria sulla morte, in un’epoca di instabilità politica pervasa da una profonda crisi spirituale e percorsa da culti misterici.

Periodo: III secolo d.C.

Materiale: Marmo

Bene concesso in prestito dal Museo Nazionale Romano 

"

Origini e storia dell’opera

Galleria fotografica

Link e approfondimenti utili