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Bassorilievo con raffigurazione di eroti che cavalcano delfini

Scopri da vicino una delle opere conservate nel palazzo “Le Carceri Nuove” a Roma

INDICE DELLA PAGINA

Origini e storia dell’opera

Origini e storia dell’opera

Il frammento costituisce una porzione della parte frontale di un sarcofago. In esso sono rappresentati degli eroti alati, anche detti amorini, rivolti verso sinistra mentre cavalcano delfini in nuoto tra le onde del mare. Il rilievo è piuttosto basso e la resa delle figure è poco curata.

Il tema dell'erote a cavallo di delfini o di altri animali marini discende dall'iconografia propria di Afrodite, poiché gli eroti erano membri del corteo della dea. Esso fu sfruttato nell'arte funeraria per il suo valore decorativo e per il significato simbolico. Infatti, il largo impiego di tale iconografia funeraria trova origine molto antica nel significato simbolico associato al delfino quale psicopompo, ossia conduttore delle anime dei defunti nelle Isole dei Beati. Inoltre, gli stessi eroti svolgevano anche la funzione di psicopompi, come testimoniano i sarcofagi con eroti che portano l’immagine o il nome del defunto oppure tengono un lembo di un panneggio disposto come fondo di una scena in cui è rappresentato il defunto. 

Periodo: III secolo d.C.

Materiale: Marmo

Bene concesso in prestito dal Museo Nazionale Romano 

Origini e storia dell’opera

Link e approfondimenti utili