Origini e storia dell’opera
Origini e storia dell’opera
Il frammento costituisce una porzione della parte frontale di un sarcofago. In esso sono rappresentati degli eroti alati, anche detti amorini, rivolti verso sinistra mentre cavalcano delfini in nuoto tra le onde del mare. Il rilievo è piuttosto basso e la resa delle figure è poco curata.
Il tema dell'erote a cavallo di delfini o di altri animali marini discende dall'iconografia propria di Afrodite, poiché gli eroti erano membri del corteo della dea. Esso fu sfruttato nell'arte funeraria per il suo valore decorativo e per il significato simbolico. Infatti, il largo impiego di tale iconografia funeraria trova origine molto antica nel significato simbolico associato al delfino quale psicopompo, ossia conduttore delle anime dei defunti nelle Isole dei Beati. Inoltre, gli stessi eroti svolgevano anche la funzione di psicopompi, come testimoniano i sarcofagi con eroti che portano l’immagine o il nome del defunto oppure tengono un lembo di un panneggio disposto come fondo di una scena in cui è rappresentato il defunto.
Periodo: 330-310 a.C.
Materiale: Ceramica
Bene recuperato ad opera del Comando
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

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Galleria fotografica
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