Cambia lingua del sito

Chiudi

Procedendo, modificherai la lingua in cui visualizzerai i contenuti del sito.

Anfora attica di tipo nolano a figure rosse con satiro e figura maschile ammantata

Scopri da vicino una delle opere conservate nel palazzo “Le Carceri Nuove” a Roma

INDICE DELLA PAGINA

Origini e storia dell’opera

Origini e storia dell’opera

Sul lato A, è rappresentato un satiro, una divinità minore facente parte del corteo di Dioniso, dio del vino e dell'essenza del creato nel suo perenne e selvaggio fluire. Il satiro è personificazione della fertilità e della forza vitale della natura, connessa appunto con il culto dionisiaco. Il satiro si riconosce per le orecchie appuntite e la coda. Attributi tipici, propri anche di Dioniso, sono la pelle animale, il kantharos, vaso adibito al consumo del vino, e il tirso, un bastone rituale, nodoso e contorto – quasi un simbolo della vite – sormontato da un viluppo d’edera in forma di pigna.

Sul lato B, è rappresentato un giovane ammantato.

L’anfora è un vaso per il vino. Questo tipo di anfora, prodotto in Attica, è detto nolano per il luogo di rinvenimento di numerosi esemplari, Nola, ed era molto frequente nel V sec. a.C.

Lo stile della decorazione figurata consente l’attribuzione al Pittore di Harrow, attivo entro la prima metà del V sec. a.C. 

Periodo: Prima metà del V sec a.C.

Materiale: Ceramica

Bene recuperato ad opera del Comando 
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale 

Origini e storia dell’opera

Link e approfondimenti utili